Disegnate fumetti?

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  1. jasper33
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    Carissimo Murakami; ti ringrazio per la tua partecipazione a questa sezione dedicata agli appassionati del fumetto (che per lungo tempo è stato misconosciuto ma davvero ha saputo raggiungere vette di qualità letteraria-vedi ad esempio "una ballata del mare salato" proprio di Pratt). Mi complimento anche per la perfetta disamina fatta dell'editoria a fumetti, che condivido appieno. Nel periodo in cui sono stato vicino al mondo del fumetto anch'io ho avuto la fortuna di godere dei consigli di artisti (e tecnici -oserei dire-del fumetto) come Gattia, Polese, Ferri, Corteggi ed i siracusani Santi d'Amico e Mario Jannì, che mi hanno spiegato cosa distingue un dilettante da un professionista e l'importanza dell'impegno costante (ci vogliono otto ore al giorno di lavoro, per affinarsi e restare a quei livelli). Purtroppo oggi le occasioni di lavoro per chi intende entrare nel settore sono davvero poche; ricordiamo quanti degli artisti che ho citato si sono fatti le ossa lavorando le serie belliche della Fleetway (guerra d'eroi), o nascostamente per le collane erotiche che un tempo proliferavano (Manara, tanto per fare un nome).
    Quel periodo è finito probabilmente, come tante cose finiscono e bisogna trovare altre strade (l'animazione, per esempio, almeno finchè tutto non sarà definitivamente ricondotto alla computergrafica), ma mi resterà il rimpianto per quando, bambino aspettavo l'uscita degli albi di capitan Miki e Black Macigno, e adolescente, il corriere dei ragazzi ed i primi albi Marvel.
    Grazie ancora, Murakami, spero di leggerti ancora!

    P.S. Il mitico Ed Bishop (comandante Straker della serie UFO) che hai scelto come avatar era un'altro degli eroi della mia infanzia, e mi ha ispirato pagine e pagine di disegni! Ne parleremo, qualche giorno; che ne dici?
     
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  2. Murakami
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    CITAZIONE (jasper33 @ 2/1/2009, 19:34)
    Carissimo Murakami; ti ringrazio per la tua partecipazione a questa sezione dedicata agli appassionati del fumetto (che per lungo tempo è stato misconosciuto ma davvero ha saputo raggiungere vette di qualità letteraria-vedi ad esempio "una ballata del mare salato" proprio di Pratt). Mi complimento anche per la perfetta disamina fatta dell'editoria a fumetti, che condivido appieno. Nel periodo in cui sono stato vicino al mondo del fumetto anch'io ho avuto la fortuna di godere dei consigli di artisti (e tecnici -oserei dire-del fumetto) come Gattia, Polese, Ferri, Corteggi ed i siracusani Santi d'Amico e Mario Jannì, che mi hanno spiegato cosa distingue un dilettante da un professionista e l'importanza dell'impegno costante (ci vogliono otto ore al giorno di lavoro, per affinarsi e restare a quei livelli). Purtroppo oggi le occasioni di lavoro per chi intende entrare nel settore sono davvero poche; ricordiamo quanti degli artisti che ho citato si sono fatti le ossa lavorando le serie belliche della Fleetway (guerra d'eroi), o nascostamente per le collane erotiche che un tempo proliferavano (Manara, tanto per fare un nome).
    Quel periodo è finito probabilmente, come tante cose finiscono e bisogna trovare altre strade (l'animazione, per esempio, almeno finchè tutto non sarà definitivamente ricondotto alla computergrafica), ma mi resterà il rimpianto per quando, bambino aspettavo l'uscita degli albi di capitan Miki e Black Macigno, e adolescente, il corriere dei ragazzi ed i primi albi Marvel.
    Grazie ancora, Murakami, spero di leggerti ancora!

    P.S. Il mitico Ed Bishop (comandante Straker della serie UFO) che hai scelto come avatar era un'altro degli eroi della mia infanzia, e mi ha ispirato pagine e pagine di disegni! Ne parleremo, qualche giorno; che ne dici?

    Ciao Jasper !

    U.F.O. è di certo la mia serie preferita fra quelle prodotte ideate da Gerry e Sylvia Anderson e ne consiglio a tutti il recupero, possibilmente nella versione non censurata distribuita in DVD, per cui usare Straker come Avatar è stato un piccolo sfizio che mi son voluto togliere.

    Per quel che riguarda le strade alternative al fumetto per tutti coloro che vogliono fare del disegno una professione, ci sono diverse possibilità ma, paradossalmente, è proprio dalla computer grafica e non dall'animazione che emergono opportunità, nel senso che prima di arrivare al modello 3D non si può prescindere da uno studio molto vasto su personaggi e ambienti fatto in forma tradizionale ed infatti tutti gli studi di animazione 3D che operano correttamente hanno uno staff di disegnatori ed illustratori "classici" se così vogliamo dire.

    L'animazione in senso tradizionale, in Italia, ha una storia tutta particolare visto che i primi cartoni animati degli anni quaranta non avevano nulla da invidiare a quelli statunitensi (un titolo su tutti, "La rosa di Baghdad" del 1949, primo lungometraggio d'animazione italiano e, si concorda, anche europeo) solo che nei decenni a venire non vi è stata quella forza propulsiva che gli ottimi esordi avevano fatto intravvedere.
    Oggi la fa da padrone lo studio Rainbow di Iginio Straffi con le sue "Winx" e con altri personaggi e dobbiamo essere contenti di questo successo tutto italiano; ma ci sono stati altri studi che, seppur meritevoli, hanno avuto minor fortuna.
    Del resto il cinema d'animazione non gode di nessuna sovvenzione statale, al pari del fumetto, e produrre cartoni animati in forma tradizionale è un processo costosissimo ecco quindi che la via dell'animazione 3D è una scelta quasi obbligata.

    Ne riparliamo :)

    Saluti,

    Murakami
     
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31 replies since 17/6/2008, 20:26   379 views
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