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Sebastiano Monieri
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A cento anni dalla sventurata impresa coloniale, l’Italia si trova nuovamente ad imbracciare le armi contro la Libia. Gli scenari sono com’è ovvio completamente diversi, sia dal punto di vista politico che militare , ma proprio dalla lettura di questi scenari, la nuova impresa appare già una sconfitta per il nostro paese.
Il governo italiano si è trovato incastrato tra la sostanziale sebbene non espressa volontà di mantenere Gheddafi al proprio posto, in modo da restare il principale partner del paese africano confermando quanto ottenuto con le vergognose genuflessioni nei confronti del rais, e l’obbligatorietà di entrare nel gruppo di paesi che hanno trovato l’accordo per intervenire.
Diciamo le cose come stanno: l’azione in Libia non ha nessuna motivazione umanitaria, e la sua tardività sembra essere stata studiata anche per evitare un successo autonomo delle forze ribelli che già avevano dichiarato di non volere forze straniere sul proprio territorio. Adesso i ribelli non hanno altra risorsa che sperare nell’arrivo degli eserciti occidentali, ed Inghilterra e Francia sono pronte a divenire determinanti per gli assetti futuri della Libia, pronti a spiazzare L’Italia, i cui interessi ora sono decisamente in bilico. Tutti sanno quanto sia problematico per noi pensare di usare le forze armate contro l’ex colonia, e quanto in Libia possa essere ancora forte il sentimento anti-italiano che lo stesso Gheddafi non ha mai mancato di alimentare. Eccoci quindi “cornuti e mazziati”. Disprezzati come ex invasori, come partner e lecca scarpe del tiranno e come nuovi invasori. In qualsiasi modo la si voglia mettere, l’immagine in politica estera del nostro paese ne resta ancora più del solito appannata, dimostrando quanto poco lungimirante sia il mettersi apertamente a spalleggiare certi personaggi e quanto insignificante sia il nostro peso a livello internazionale.
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.:Aiedail:. .
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Si, davvero "cornuti e mazziati"....che situazione! Ancora una volta dobbiamo trovarci in una grossa situazione d'imbarazzo, grazie alle cavolate che un certo personaggio. Ed hanno ancora il coraggio di difenderlo 
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SEBASTIANO MONIERI EDITORE (scrittori esordienti,libri, poesie,arte,cultura,musica,cinema,fumetti,eventi,scuola, citazioni, 
L'EDITORIALE
Libia: la guerra persa dall'Italia prima di cominciare |
