Tremonti, l’IRI e la scoperta dell’acqua calda

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Sebastiano Monieri
        +1   -1
     
    .

    User deleted




    Il Ministro del Tesoro Tremonti, ha recentemente espresso il proprio sostanziale rimpianto per lo stato attuale dell’Industria italiana pensando al periodo in cui esisteva l’IRI (istituto per la ricostruzione industriale). Questo Ente pubblico, nato nel 1933 con il compito di rinvigorire il sistema industriale e bancario nazionale, sofferente per la crisi che allora (come ora) aveva investito l’economia mondiale, fu chiuso nel 2000 dopo una storia di 70 anni nella quale non le erano mancati i successi, dovuti a manager del calibro di Oscar Sinigaglia, Agostino Rocca e Enrico Mattei. L’IRI, nel periodo fascista divenne nei fatti azionista di maggioranza di gran parte dell’industria italiana, e della finanza tramite Banca commerciale italiana, Credito italiano, Banco di Roma.. Nel dopoguerra diviene il volano della ricostruzione e dello sviluppo, con la Società Autostrade, l’Eiar (che diventò poi la Rai), i trasporti aerei con l’Alitalia e la produzione del cemento con la Cementir. In crisi di Risultati e gestione dagli anni ’70, fu liquidata come detto nel 2000 sull’onda del nuovo pensiero liberista che riteneva necessario far uscire lo Stato dall’Economia, pensando di trovare nuovo sviluppo con minor impegno economico puntando sui privati. La casa alla fine si manifestò come una pura e semplice svendita dei gioielli di famiglia, e a volte un autentico regalo (la FIAT ad esempio, a che mi risulti non ha ancora pagato allo Stato l’Alfa Romeo). Lo stato oggi su questo fronte è assai debole, e sostanzialmente vede le industrie migliori finire, attraverso industriali italiani finire in mano estera, parcellizzato il tessuto industriale, chiusi gran parte degli impianti e ben poche possibilità di sviluppo, visto che tutti guardano verso Cina, India e Brasile. Si piange della stalla lasciata aperta dopo che i buoi sono scappati. Oggi manca una direzione della politica industriale e si piangono le soluzioni di un tempo, i cui risultati erano dovuti non solo all’erogazione di fondi pubblici, ma anche all’alta qualità dei manager formati, che non dipendendo dal politico di turno, gestivano con ottiche ben diverse, pagando anche di persona (vedi Mattei). Tanta per cambiare, stavamo meglio quando stavamo peggio.
     
    Top
    .
0 replies since 5/4/2011, 12:19   18 views
  Share  
.