Cosa chiedere al prossimo Sindaco di Siracusa?

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  1. Amministratore
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    Tra poche settimane, anche la città di Siracusa sarà chiamata al voto per rinnovare il proprio Consiglio Comunale, Sindaco e Giunta. L’occasione amministrativa cade in un momento tra i più neri attraversati dal territorio, chiuso tra la crisi del suo precedente modello di sviluppo, basato sull’industria di base ed il mancato decollo di uno alternativo.
    Dopo un paio di mesi di proposte e trattative tra i gruppi politici, sono rimasti sul campo ben otto candidati; decisamente troppi rispetto alle possibilità che la Legge Elettorale vigente propone, con al massimo un confronto tra i due più votati al secondo turno, in assenza di un vincitore assoluto al primo. La “caccia all’uomo” di questi giorni può dunque essere immaginata in vista di futuri “apparentamenti” tra gruppi minori e gruppi maggioritari, da far valere al momento di spartire poltrone di governo e sottogoverno locale (ricordiamoci che ben presto i Comuni dovranno collocare molta gente nei nuovi Enti che sostituiranno le Province).
    Questa è decisamente l’Elezione in cui prevalgono le Liste Civiche, ovvero cordate slegate apparentemente dai principali partiti nazionali, molti dei quali sono disgregati o del tutto privi di credibilità dopo gli evidenti disastri degli ultimi anni, e vantano di avere come principale riferimento solo le esigenze del territorio. A ben guardare poi, dietro molti di questi nomi ci sono volti noti, se poi non lo sono essi stessi, per quanto pronti a vantare improponibili nuove verginità, e nelle cordate si vedono anche personaggi in lista per continuare arrampicamenti sociali accuratamente preparati.
    Stiamo leggendo molti slogan e profferte in questi giorni, giuramenti degni della prima crociata e proposte altisonanti, ma in tutta evidenza, solo parole per le quali non abbiamo garanzie e sulla cui veridicità solo il tempo potrà dare giudizio. Invertendo l’ordine delle cose, ritengo debba essere la gente a dare il programma ai candidati, piuttosto che farsi raccontare storie.
    Il territorio ha primario ed assoluto bisogno di valorizzazione e tutela, il che non significa come de decenni è stato fatto, svendita al miglior offerente, libero poi di sfruttare e devastare ricompensando con un pugno di lenticchie, lasciandoci poi sul groppone i costi (praticamente come dare in affitto un bell’immobile ad inquilini che, dopo averlo usato per anni vogliono essere pagati per liberarlo, lasciandolo con una mole di danni superiore a quanto incassato in affitti). Incentivare dunque i flussi turistici a patto di non perdere un centimetro quadro di coste e territorio. Impegno a non piegare gli strumenti urbanistici e paesistici agli interessi di alcuno (a che servono i piani regolatori o di tutela se poi si va in stralcio in base alla convenienza di questo o quello?)
    Favorire l’imprenditoria locale, ma con attenzione a che questi non siano peggio dei corsari stranieri che vengono e vanno (questo perché i siracusani sono bravissimi a sfasciare casa loro).
    In sostanza, un nuovo buon Sindaco dovrà dimostrare di conoscere vizi e virtù della nostra città, ed essere capace e libero di pensiero, perché prima che l’economia, va cambiata la cultura di questa città.
     
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0 replies since 19/5/2013, 07:02   42 views
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