Cos'è HAMAS?

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  1. Sebastiano Monieri
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    Il termine Ḥamās (entusiasmo) è usato come acronimo dall'omonima organizzazione palestinese con il significato "Movimento Islamico di Resistenza". E' un movimento operativo del ramo palestinese dell'organizzazione dei Fratelli Musulmani, ed è stata considerata organizzazione terrorista dall'Unione europea, (deliberazione 2005/847/PESC del 29 novembre 2005) e dagli Stati Uniti. Nel periodo che va dal 2000 al 2005, (durante la cosiddetta "seconda intifada) ha effettuato svariati attentati suicidi contro l'esercito israeliano e contro la popolazione civile dello Stato ebraico, che hanno provocato centinaia di vittime civili e militari. Lo Statuto di Hamas propone la cancellazione dello Stato di Israele e la sua sostituzione con uno Stato islamico palestinese. La stessa Carta dichiara che "non esiste soluzione alla questione palestinese se non nel jihad".
    L'ala politica di Hamas ha vinto numerose elezioni amministrative locali in Gaza, Qalqilya, e Nablus. Nel gennaio 2006 con una vittoria a sorpresa alle elezioni parlamentari palestinesi del 2006 con il 44% circa dei voti, Hamas ottenne 74 dei 132 seggi della camera, mentre al-Fath, con il 41% circa dei voti ne ottenne solo 45. Nel corso del colpo militare interno detto "Battaglia di Gaza" (2007) Hamas prese il controllo completo dell'omonima Striscia espellendo o sopprimendo tutte le forze riconconducibili alla fazione di Al-Fath. Il 18 giugno 2007, il Presidente palestinese Mahmud Abbas (capo della fazione Al-Fath) ha emesso un decreto che mette fuorilegge le milizie di Hamas. dopo la recente messa al bando da parte del nuovo governo egiziano dei fratelli musulmani, Hamas ha visto aumentare il proprio isolamento internazionale nel mondo arabo e le proprie risorse, ed ha avviato un riavvicinamento con la componente avversa di Fath.
    Questa in breve la descrizione storica del movimento. Per onor del vero e per completare le informazioni, vanno ricordate anche le "profferte" di pace e disponibilità fatte in alcune occasioni nei confronti del mondo ebraico, distinguendo tra ebraismo e sionismo, ed affermando di essere in guerra contro il governo di Israele e non contro la sua popolazione. Naturalmente resta la difficoltà di prendere per buone queste affermazioni in considerazione della continuata presenza della distruzione di Israele come fattore programmatico, ma soprattutto in considerazione di una consuetudine "doppiogiochista" che in ambiente medio-orientale è considerato una sostanziale abitudine non meno che nel pragmatico mondo anglosassone. Considerando anche una delle frasi del principale teorico dei fratelli musulmani Sayyid Quṭb (impiccato in Egitto nel 1966) « La comunità musulmana deve essere riportata alla sua forma originaria ... oggi è sepolta tra i detriti delle tradizioni artificiali di diverse generazioni ed è schiacciata sotto il peso di quelle false leggi ed usanze che non hanno ... niente a che fare con gli insegnamenti islamici. »
    Nei fatti, oltre al nascente califfato islamico nei territori occupati dai rivoluzionari tra Siria ed Iraq, oggi Gaza è l'unica realtà statale saldamente in mano ad un movimento terrorista.

    Edited by Sebastiano Monieri - 2/8/2014, 20:08
     
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